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IL VIA AL RICONOSCIMENTO DELLE UNIONI GAY
L'aveva detto Scalfarotto che la proposta di legge contro l'omofobia
era solo l'apristrada ai "matrimoni" e alle adozoni gay.


Negli ultimi mesi un numero crescente di Comuni italiani ha disposto la trascrizione nei registri di stato civile di matrimoni tra persone dello stesso sesso celebrati all'estero.

Il primo caso si è avuto, all'inizio di Aprile, nella città di Grosseto, dove un giudice ha affermato che nel Codice Civile ''non è individuabile alcun riferimento al sesso in relazione alle condizioni necessarie al matrimonio''. Così è stato accolto il ricorso di una coppia di due uomini che, in un primo momento, si era vista rifiutare la trascrizione che, invece, secondo il tribunale, non ha natura costitutiva, ma solo certificativa e di pubblicità di un atto già valido di per sé. E' importante ricordare, tuttavia, che la normativa italiana non consente matrimoni tra omosessuali, dunque, di fatto, il tribunale ha affermato la validità di un atto non riconosciuto dal nostro ordinamento giuridico.

A Napoli c'è stata la prima registrazione a metà Luglio, grazie ad una direttiva del sindaco De Magistris secondo cui : ''Questa trascrizione ha un valore anche giuridico, mette a pari livello un matrimonio etero ed uno omosessuale, per esempio per partecipare alle politiche sociali della città oppure all'assegnazione delle case.'' ''Forse—è stato il suo ragionamento — alcuni Comuni sono più avanti di un legislatore che dovrebbe aprirci la strada''. E' chiara, pertanto, l'intenzione di scavalcare il Parlamento e di indurlo ad emanare norme che equiparino le unioni di persone dello stesso sesso alla famiglia naturale come riconosciuta dalla Costituzione Italiana.

L'illegittimità di questi provvedimenti è stata anche confermata dal Tribunale di Milano che, sempre a Luglio, ha rigettato una richiesta di trascrizione di un matrimonio tra omosessuali, dimostrandone la contrarietà alla legge.

Negli ultimi giorni ha fatto molto scalpore il caso di Bologna su cui si preannuncia una battaglia legale. Il Prefetto Sodano, infatti, venerdì 12 Settembre ha scritto al sindaco del capoluogo emiliano Merola chiedendogli di annullare la disposizione di trascrizione, già annunciata lo scorso 21 Luglio, perché non è ammessa nel nostro ordinamento.

Eppure il primo cittadino, lunedì ha dichiarato di voler andare avanti , perché, a suo parere, si tratterebbe di una battaglia di civiltà e, in caso di revoca, ci sarebbe, per chi si fosse registrato, l'opportunità di ricorrere alla Magistratura. Secondo lui: ''E' la conferma che c'è una discordanza tra le norme europee e quelle del nostro Paese. Questa circostanza dovrebbe convincere il Parlamento ad approvare una legge per dare certezza del diritto a queste persone''. Proprio lunedì mattina la prima registrazione è stata quella del senatore del PD Sergio Lo Giudice che si è presentato in Comune col suo compagno e col figlioletto avuto dalla coppia negli Stati Uniti per mezzo di una madre surrogata.

Secca è stata la replica della consigliera di Ncd Valentina Castaldini: ''C'è stata la volontà di andare avanti in contrasto con le richieste del prefetto che rappresenta lo Stato in città. Un sindaco che disobbedisce a un prefetto è un messaggio rischioso. Il sindaco ha tenuto nascosto alla città che l'atto esisteva. Il sindaco si deve occupare della città e non della legislazione nazionale.'' Forza Italia ha, inoltre, minacciato un esposto alla Corte dei Conti, tramite Marco Lisei che ha scritto: ''E' inaccettabile che il sindaco ignori il prefetto, è inaccettabile che infranga la legge.''

Si tratta evidentemente di un'impostazione ideologica e demagogica del sindaco Merola che, infatti, ha ammesso la nullità giuridica del provvedimento, riconducendolo ad una presunta battaglia di civiltà.
E' impossibile, tuttavia, pensare che sia un segno di civiltà il riconoscimento di diritti estranei alla legge naturale con tutto ciò che ne deriverebbe come: uteri in affitto, adozioni di bambini da coppie omosessuali, imposizione di una ideologia che stravolgerebbe completamente la stessa concezione della sessualità umana.

E' molto importante sottolineare il fatto che, in tutto ciò, non è stata per nulla presa in considerazione l'opinione dei cittadini, il che rende queste iniziative anche antidemocratiche.

Valerio Carruezzo - Redazione VITA - Comitato Progetto Uomo