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Nati i gemelli da provette scambiate
La FIVET e il presunto ''diritto al bambino'' contro i diritti del bambino


Lo scorso 3 agosto a L'Aquila sono nati i gemelli (un maschio e una femmina) al centro dello scandalo sullo scambio di embrioni in provetta avvenuto nell'ospedale Pertini di Roma. Nel nosocomio romano, infatti, gli embrioni creati attraverso l'inseminazione artificiale di una coppia erano stati per sbaglio impiantati nell'utero di un'altra donna. Appena partoriti, ne è stata dichiarata la nascita dalla coppia gestante, aprendo una nuova polemica per decidere a chi appartenessero i due bambini. Non solo è grave che i piccoli si ritrovino con 4 genitori, di cui 2 biologici e 2 legali, ma è ancora più grave il fatto che a tenere i gemellini sarà la coppia di genitori legali. Il giudice del tribunale civile di Roma ha infatti respinto ogni ricorso dei genitori biologici, impedendo che i bambini stiano con la coppia di genitori di cui portano il corredo cromosomico.

''Per noi è finalmente arrivato il tempo di essere una famiglia" hanno aggiunto i genitori legali: una famiglia, però, nata dall'assegnazione di embrioni di un'altra coppia. È molto triste vedere come, armate di buoni sentimenti, le due coppie si siano contese l'affidamento degli embrioni sin dal loro attecchimento, come si potrebbe contendere qualsiasi altro oggetto. Tutti, dagli avvocati fino ai giornali, hanno alzato un polverone sul ''dramma'' dei quattro genitori, ma nessuno ha pensato minimamente che prima di tutto occorre tutelare i bambini e i loro diritti. Ma questo non ci stupisce più di tanto, perché la mercificazione dei bambini (il Bambino Oggetto) è il principio di base della fecondazione assistita, omologa o eterologa che sia. La fecondazione artificiale è una pratica che ha inventato e diffuso il presunto ''diritto ad essere genitori'' contro il sicuro diritto dei bambini a non essere trattati come oggetti di produzione e ad avere i genitori biologici che siano anche legali.

Ma essere genitori non è un diritto. Al contrario, sono i bambini ad avere diritto ad una coppia di genitori (maschio e femmina, per chi non ricorda come funziona la cosa [N.d.R.]). Questa è una ''svista'' imbarazzante da parte del nostro sistema giuridico, e di tutte le figure che ci ruotano intorno. Il fatto che i gemelli, per sbaglio, hanno una coppia di genitori diversa da quella di cui portano l'impronta biologica è aberrante.

Secondo il giudice, la sua sentenza è giustificata e universalmente riconosciuta dal sapere scientifico (non citando le fonti), perché il legame tra madre e figli si stabilisce durante la gestazione, non per la diretta consanguineità ma quanto piuttosto per il rapporto simbiotico tra gestante e bambino che avviene nell'utero. A rifletterci un attimo, questa tesi va a creare un cortocircuito anche con il cosiddetto ''utero in affitto''. Secondo la sentenza, infatti, non è possibile recidere il legame tra ''mamma e gestante'' e il bambino dovrà essere necessariamente della donna che lo ha portato in grembo e non della coppia che lo ha ''ordinato''. Appunto … i bambini oggetto. Follia.

Direttivo ''Comitato Progetto Uomo''