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COMUNICATO STAMPA


Domani, lunedì 5 agosto, inizia alla Camera la discussione sul disegno di legge Scalfarotto, alla fin fine per introdurre nella legislazione italiana la punibilità dei cittadini chi si dichiareranno contrari al cosiddetto matrimonio tra persone dello stesso sesso e alla teoria del genere e sosterranno, invece, l'unicità del matrimonio tra un uomo ed una donna e il diritto dei bambini ad avere un padre ed una madre.
Come Associazione per la tutela della famiglia costituzionale (Art. 29 della Costituzione Italiana: La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio) esprimiamo il nostro completo dissenso su tale proposta di legge, in quanto le nostre affermazioni, basate non su sentimenti di avversione per le persone omosessuali ma su ragione e buon senso nel tutelare la visione naturale e costituzionale della famiglia, potranno essere considerate atti di incitamento alla discriminazione e pertanto punibili penalmente. Questa norma andrebbe a ledere quanto sancito dalla Costituzione sulla libertà di pensiero e di associazione, pertanto sarebbe una legge liberticida. Così si arriverebbe all'assurdo che mentre alcuni potrebbero liberamente sostenere la ''normalità del matrimonio tra omosessuali'', altri sarebbero puniti se sostenessero pubblicamente la ''naturalità e unicità del matrimonio tra un uomo ed una donna''.
La legge Scalfarotto, presentata come legge per tutelare gli omosessuali da possibili atti di discriminazione e violenze, andrebbe a creare una sicura discriminazione nei riguardi di chi la pensa diversamente.
L'Associazione ribadisce tenacemente la condanna totale verso qualsiasi atto di denigrazione e violenza nei riguardi degli omosessuali come nei riguardi di tutti gli esseri umani dal concepimento al termine naturale, in qualsiasi stato di vita essi esistano. La denigrazione e la violenza sono obbrobri da eliminare dalla società con un piano educativo che parta dai mezzi di comunicazione di massa, coinvolga la scuola e le altre istituzioni e sostenga la famiglia nella sua opera educatrice della prole.
Qualcuno, negli anni passati, parlava di un'emergenza educativa che, a nostro parere (c'è ancora libertà di affermarlo?), la legge Scalfarotto non contribuirebbe a risolvere. L'Associazione sollecita quanti sono sensibili alla tutela della famiglia costituzionale a prendere pubblica posizione sottoscrivendo l'appello on-line rivolto ai parlamentari affinché non approvino tale proposta di legge.
Per firmare l'appello collegarsi al sito www.lanuovabq.it oppure fai click sul banner qui sotto.
Bisceglie, 4 agosto 2013