In order to view this object you need Flash Player 9+ support!

Get Adobe Flash player

PER NON DIMENTICARE

A 33 anni dall'approvazione della Legge 194 che ha legalizzato l'aborto in Italia e, in più, lo ha reso praticato a spese del servizio sanitario nazionale, quindi di tutti i contribuenti, e a trent'anni dalla consultazione referendaria che confermò la stessa legge, il Comitato Progetto Uomo farà memoria di questo ''abominevole delitto'' (Concilio Vaticano II) di stato nella chiesa di Sant'Adoeno in Bisceglie.
Dal 22 maggio 1978 ad oggi , in Italia, è stata spezzata la vita di oltre 5 milioni di bambine e bambini. Le loro mamme sono state ingannate, abbandonate, spinte all'aborto da una società gaudente e violenta, ben disposta a pagare le spese di un servizio ''sanitario'' mirato ad eliminare nuove esistenze umane, prima chiamate in vita e poi gettate tra i rifiuti ospedalieri.

Anche nel nostro Ospedale ''civile'' vengono uccisi, sempre ''a norma di legge'', non pochi esseri umani indifesi . uanti affermano AaaaaaaasssMa quanti, come tanti operatori sanitari, hanno mente e cuore sanno che il concepito non è un ammasso di cellule è, invece, una vita umana con una sua identità scritta nel corredo cromosomico sin dal suo inizio. Tutti i dati scientifici confermano la validità dell'affermazione che l'embrione umano è un essere appartenente alla specie umana e non già un grumo di cellule indefinito. Questa volta anche la Corte di Giustizia europea, sollecitata da Greenpeace, si è espressa in tal senso. E' necessario, quindi, far uscire questa ingiustizia dal silenzio, fare memoria di tante bambine e di tanti bambini, piccole vittime innocenti che nessuna colpa hanno commesso, per affrettare l'avvento di un mondo nuovo dove la vita nascente sia pienamente rispettata come in tutti gli altri stadi dell'esistenza terrena.

La pietà umana e cristiana ci spinge ad un momento di riflessione laica e di preghiera per lodare la misericordia del Dio della Vita e dell'Amore

· nell'accogliere questi figli dell'umano genere;

· nel confortare i cuori delle mamme che hanno ceduto alle lusinghe di una cultura deresponsabilizzante;

· nell'avere pietà dei padri snaturati che, pavidamente, si sono tirati indietro di fronte alle loro responsabilità lasciando le proprie donne da sole ad affrontare la terribile decisione se ''disfarsi'' del proprio figlio;

· nel soccorrere una società così perversa che, con raccapricciante capovolgimento dei fini, ha trasformato un abominevole delitto nel ''diritto'' di uccidere e ha affidato questo ingrato compito ad un servizio sanitario pubblico e privato che per sua natura dovrebbe avere cura della salute e quindi della vita delle persone.


Quanti condividono tali sentimenti, credenti e non credenti, cattolici e non cattolici, sono invitati SABATO 19 novembre alle ore 19,15 nella chiesa di sant'Adoeno ad un momento di riflessione e di silenzio. Per chi lo volesse, seguirà la Celebrazione Eucaristica.