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5 x MILLE

intervista rilasciata al giornale IL BISCEGLIESE

1) Nonostante le perplessità mostrate lo scorso anno riguardanti questa iniziativa, "Progetto Uomo" ha ottenuto 56 preferenze, per un importo totale di 893,32 euro (fonte agenziaentrate.it). Qual è stata la vostra reazione?
56 firme preannunziate che poi nella comunicazione definitiva dell'Agenzia delle Entrate sono diventate 46. Pochine, ma sinceramente non ci eravamo impegnati poi tanto. Le procedure burocratiche ci sembravano così contorte: molte comunicazioni, tempi ristretti per documentare i requisiti d'iscrizione. Tant'è che più associazioni sono rimaste fuori dell'elenco definitivo. Insomma un iter burocratico farraginoso anche perché si era alla prima messa in opera del meccanismo. La provvisorietà della cosa, non ci aveva entusiasmato. Insomma le premesse non erano per nulla avvincenti. ''Proviamo'', era stato deciso nel Direttivo di Progetto Uomo. E così ci siamo ritrovati con una manciata di preferenze.
Queste sono state pochine, dicevo, ma la somma per la nostra Associazione è significativa in quanto essa vive solo delle quote dei soci e dei contributi di amici. Mentre il tutto è organizzato grazie al volontariato degli operatori, il che significa anche rimetterci di tasca propria, perché in quello che si fa ci si crede veramente.

2) Quanto può aiutarvi una cifra del genere nel conseguire i vostri obiettivi? Quali sono i vostri obiettivi?
I nostri obiettivi sono: più solidarietà e più cultura.
Più solidarietà: da tre anni abbiamo organizzato un ''Centro di aiuto alle mamme in difficoltà'': forniamo abbigliamento e arredo, acquistiamo alimenti per i neonati; assistiamo ragazze madri, famiglie o persone sole in difficoltà economiche, stranieri (soprattutto romeni).
Più cultura: le iniziative per una cultura della vita e della famiglia sono tante, vorremmo dare ancora più voce alla CANZONE PER LA VITA, che ormai ha raggiunto livelli regionali; vorremmo dare più voce al nostro giornale associativo VITA pubblicato soltanto grazie alla generosità di alcuni amici e distribuito gratuitamente. La cultura è importante! È manifestazione e premessa di civiltà, di sensibilità, di valori proposti. Per noi la cultura della vita è prevenzione di ogni violenza: da quella perpetrata con l'aborto, a quella manifestata (inferta alle) sulle donne. C'è una profonda emergenza educativa nella nostra città, nella nostra nazione tuttavia tarda a farsi avanti una mobilitazione che veda coinvolte tutte le agenzie educative che dovrebbero ritrovarsi attorno a valori condivisi, ancorati ad una antropologia umanocentrica.
Ma, abbiamo scelto: tra i due settori, gli 893,32 euro li utilizzeremo unicamente per acquistare latte, biscotti, omogeneizzati, pannolini, prodotti per l'igiene, biberon e altro per i neonati che assistiamo. Quindi tutta la somma sarà devoluta per la solidarietà e questo nel rispetto di quanti, firmando il 5x1000, avranno avuto sicuramente in mente di aiutare chi si trova in uno stato di necessità. Certamente la volontà di alcuni sarà stata quella di sostenere l'associazione in sé ma l'associazione è per l'Uomo. Non un centesimo dell'5 x mille sarà usato per altro.

3) Gli importi del 5x1000 dell'anno 2006 sono stati resi noti piuttosto tardi, almeno su internet. Come vi sono stati assegnati i soldi (se vi sono già stati assegnati)?
Anche noi abbiamo appreso le quote assegnate dal sito dell'Agenzia delle entrate, e capiamo i motivi dei ritardi, siamo speranzosi che una volta in rodaggio, il sistema funzioni più celermente. Le quote assegnateci non ci sono state ancora consegnate.

4) Come avete reso noto ai biscegliesi l'ottenimento di tale cifra? Come ringrazierete i vostri donatori?
Pensiamo che i 46 firmatari siano da annoverarsi tra i soci ed i nostri estimatori, pertanto abbiamo inviato a tutti i soci e a tutte le persone con cui stiamo in contatto una comunicazione di ringraziamento e faremo altrettanto sul prossimo numero del nostro giornale VITA. Pensiamo così di aver raggiunto tutti e 46 i firmatari. Unitamente al ringraziamento per l'attenzione mostrata nei riguardi dell'associazione, abbiamo pensato che a questo punto sia giusto rendere pubblico il nostro bilancio. Fino a quando, infatti, il denaro veniva dai soci e dagli amici, i registri erano a loro disposizione nella nostra sede e potevano essere visionati da tutti, ma ora che il 5xmille potrebbe coinvolgere anche persone a noi sconosciute, riteniamo giusto rendere noti i bilanci dell'Associazione a tutti, è un atto di rispetto per chi ha fiducia in noi.

5) Parliamo del 2007. Nell'intervista dell'anno scorso lei aveva avanzato dubbi riguardanti lo scarso tempo che vi era stato concesso per la promozione. Secondo dati provvisori, sempre ricavati dal sito ufficiale dell'Agenzia delle Entrate (da considerarsi però non definitivi), "Progetto Uomo" ha ottenuto 195 scelte, quasi il quadruplo rispetto al 2006. Frutto di una migliore promozione? Se sì, cosa è stato cambiato rispetto al 2006 per promuovere la vostra associazione?
Veramente anche questa volta siamo rimasti spiazzati. Certo ci aspettavamo un numero di adesioni maggiore delle 46 ottenute per il 2006 (redditi 2005) ma non di quadruplicarle. Da parte nostra ci era stata maggiore informazione circa la possibilità di assegnare alla nostra associazione il 5x1000, abbiamo utilizzato i soliti mezzi: posta elettronica, giornale VITA, contatti con amici. La nostra è stata una campagna informativa ''soft'', non ''aggressiva''. Sa', in tutti questi anni dal âEuro˜94 ad oggi, la Provvidenza divina, tramite la provvidenza degli uomini, non ci ha fatto mancare nulla: la nostra, in definitiva è una associazione piccola alla cui dimensione sopperisce la grandezza dei cuori. Tant'è che, in verità siamo rimasti sorpresi dal fatto che durante la campagna informativa alcune persone si sono proposte spontaneamente di firmare a nostro favore per il 5x1000 e per molti altri soltanto oggi, incontrando amici ed estimatori, apprendiamo che hanno firmato per Progetto Uomo. La stima delle persone è per noi una carica di energia maggiore di quella dataci dal denaro.
Forse in definitiva è questo il segreto del 5x1000. Ogni volta è una votazione. E per noi piccoli, avere avuto 195 ''voti'' spontanei è tanto, indipendentemente dai soldi che otterremo. Tra l'altro, come è noto, le somme assegnate non tengono conto soltanto del numero delle firme raccolte, ma anche del reddito dei firmatari. Per cui due associazioni che raccolgono lo stesso numero di firme avrebbero sicuramente importi diversi a seconda del reddito dei contribuenti.

6) Il 2007 è stato il secondo anno di vita di questa iniziativa, che all'inizio era stata presentata come una tantum. Crede oggi che il cinque per mille sia davvero determinante per lo sviluppo del terzo settore? Quali altre iniziative possono intraprendere le istituzioni per aiutare la vostra ed altre nobilissime associazioni? Bhè, ora entriamo in un ragionamento più tecnico e politico. Il 5xmille ha mutuato molto dall'8xmille definito tra la Conferenza Episcopale Italiana e lo Stato Italiano. Quello applicato per le ONLUS (associazioni di volontariato, ma anche cooperative) e gli istituti di ricerca è lo stesso ottimo sistema applicato con le confessioni religiose riconosciute dallo stato; ciò che differisce è la misura tra l'8 per mille e la misura del 5 per mille. È un ottimo sistema perché è un atto libero: chi vuole lo firma, chi non vuole, non lo fa. È una scelta: sono i cittadini a decidere a chi devolvere il loro contributo; è un atto di stima e di condivisione che nasce da un rapporto di fiducia con l'ente prescelto. Non per ultimo è un atto segreto: gli enti, in definitiva, non sanno chi sono le persone che hanno espresso la scelta di assegnare loro il 5x1000 del proprio reddito. Insomma un sistema democratico nel quale lo Stato interviene soltanto per decidere il tetto del contributo, appunto in questo caso lo 0,005 del reddito dei contribuenti. E i risultati ottenuti con questo sistema sono stati veramente eccellenti e lusinghieri. I cittadini contribuenti hanno risposto in modo egregio assegnando agli enti non profit, ed in modo particolare alle associazioni di volontariato, il maggior numero di adesioni. Questo sistema è a mio parere un ottimo ''carburante'' per le associazioni, le quali annualmente possono, in un certo qual modo, verificare la propria incidenza sul territorio e la credibilità di cui godono, se…. se non si scatena la guerra ad accaparrarsi fino all'ultima firma. Se non subentra la logica del fare soldi, il sistema funziona ed è una valida cartina tornasole per l'operato degli enti, diversamente si svuoterebbe il valore di questo aiuto che non lo stato ma il contribuente offre agli enti non profit. E' un sistema virtuoso di tessitura della società.
Alle istituzioni chiediamo la stabilità del sistema e la definizione di un tetto significativo.
Intanto questo sistema di contribuzione è provvisorio, infatti, non è stata ancora approvata una legge che gli dia stabilità, tant'è che lo scorso anno ci fu una svista del governo che dimenticò di inserire il 5xmille nella finanziaria, la cosa fu poi reinserita durante la discussione in parlamento. Anche quest'anno abbiamo vissuto dei momenti al ''cardiopalmo''. Praticamente il Governo aveva preparato una finanziaria che trasformava il 5 per mille in poco più di un UNO per mille fissando un tetto di disponibilità limitato a 100 milioni di euro. Basti pensare che nel 2006 erano stati raccolti 345 milioni di euro. Tante associazioni si erano mobilitate a sostegno di un 5 per mille senza il tetto aderendo alla campagna ''Alziamo il tetto'' (a cui anche noi avevamo dato la nostra adesione) e scendendo in piazza davanti a Montecitorio. Quell'aiuto da parte dei contribuenti sarebbe stato talmente ridotto da renderlo ridicolo (almeno per le piccole associazioni come la nostra). All'euforia dei risultati ottenuti per il 2006 e il 2007 era subentrata la frustrazione di un aiuto significativo che sembrava dovesse svanire nel nulla. Grazie al buon senso, alle pressioni operate dal non profit e all'interessamento sia di membri del governo che di membri di entrambi gli schieramenti del Parlamento, il governo stesso ha presentato un maxiemendamento alla Finanziaria, inserendo l'innalzamento del tettuccio da 100 a 380 milioni di euro per il 2009 (anno fiscale 2008). Alcuni deputati di maggioranza e minoranza hanno costituito l'''Intergruppo della solidarietà'' che si è impegnato affinché il cinque per mille diventi una misura strutturale del nostro sistema fiscale. Il successo registrato nel 2006 e nel 2007, con oltre il 50 per cento dei contribuenti che ha usufruito di questa possibilità, impone una tale decisione.
Le organizzazioni di volontariato, in definitiva, chiedono PIÙ SOCIETÀ E MENO STATO, in altre parole uno stato che agevoli le famiglie e la società a provvedere a chi è nel bisogno. Forse accanto ad una politica sociale verticale (dallo stato ai cittadini) occorrerà incrementare una politica della solidarietà orizzontale (dagli organismi sociali ai cittadini). E intanto, a noi di Progetto Uomo non resta che continuare, per quello che ne siamo capaci, a camminare accanto a chi si trova da solo e nel bisogno e a coltivare il nostro sogno: trovarci nelle condizioni organizzative ed economiche affinché con servizi e aiuti concreti nessuna donna della nostra città sia costretta ad abortire a causa delle sue condizioni sociali-economiche-culturali. Non possiamo concepire, infatti, una società che elimina i propri figli. Se una società arriva a tanto, che cosa potrà fermarla dal calpestare la dignità e i diritti di tutti i suoi membri?

Grazie per la vostra attenzione.
m.q. - responsabile delle attività socio-culturali PROGETTO UOMO